martedì 30 ottobre 2007

homepage: racconti di viaggio ....


Il nuovo sito delle foto e dei viaggi è 





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queste foto e questi viaggi sono vecchi ..... molto vecchi ......


Baviera 2006



Crocera sul Nilo 2006


Bled 2005
Foto

giovedì 18 ottobre 2007

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I nostri racconti sono pubblicati su:



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lunedì 24 settembre 2007

Cuba: un paese diverso da quello che crediamo

Fare un viaggio a Cuba è un'esperienza fantastica sotto tanti punti di vista ma soprattutto ci sono molti modi per visitare Cuba: con il classico viaggio organizzato, in un super albergo / resort all inclusive in una meravigliosa spiaggia, oppure in macchina o infine con i mezzi pubblici queste ultime due opzioni per conto proprio. Poi il dormire: oltre al super albergone lussuosissimo si può andare in qualche albergo medio / piccolo ma soprattutto si può dormire in una casa particular. Noi abbiamo deciso di fare macchina + casa particular, eccetto due notti in un super resort. La nostra scelta è dettata dalla voglia di essere più indipendenti e inevitabilmente molto più a contatto con la gente. Cuba è un paese che indipendentemente da come la si veda dal punto di vista politico lascia comunque un piacevole sapore: vuoi per le spiagge meravigliose, vuoi per il mojito, vuoi per le macchine d’epoca e i palazzi vecchi e vuoi anche per quella strana sensazione di essere in un paese in cui la pubblicità non esiste, in cui il McDonald non esiste, in cui l’embargo si fa sentire in maniera evidente ma anche la sensazione che i cubani siano estremamente dignitosi e orgogliosamente capaci di arrangiarsi un po’ in tutto. E’ un po’ anacronistico passare per strada e vedere i cartelloni della propaganda inneggiare all’orgoglio di essere rivoluzionari o di evidenziare come l’amministrazione statunitense osteggi in ogni modo questo paese che sembra essere l’essenza del male, però ci ha fatto riflettere non poco averne letto uno che diceva: “8 milioni di bambini nel mondo lavorano in condizione di schiavitù: nessuno è cubano” con l’immagine di un fiore che sembra piangere.

Periodo: Estate 2007

Tipo Viaggio: Volo + Auto

Durata: 21 gg

Particolarità: 3 gg a l'Havana + 15 gg di macchina + 2 gg a Cayo Largo

Foto su Web Album: http://picasaweb.google.it/iggithered/Viaggio2007Cuba
Ora il viaggio:

05/08
Partenza da Venezia, scalo ad Amsterdam e arrivo all’aeroporto dell’Avana alle 5 del pomeriggio, ora locale. L’impatto non è male un po’ calduccio ma eravamo preparati. Cambiato un tot di soldi, il cambio è fisso non ci sono differenze, quindi tanto vale cambiare subito in aeroporto e poi via verso il Vedado dove avevamoprenotato una casa particular. 25 CUC per arrivarci, provato a contrattare ma non c’è stato nulla da fare, la stanchezza era troppa.
Il quartiere in realtà è bello, con tutti i vecchi palazzi le strade grandi e alberate, ma la cosa che subito appare sono le macchine vecchie degli anni ’50: meravigliose, quasi sempre tirate a lucido (anche se spesso con ammaccature varie). La nostra casa particular da fuori è decisamente bruttina, però in realtà la camera è molto pulita, nel bagno c’è l’acqua calda, siamo vicinissimi alla Rampa (zona centrale del Vedado) e il padrone di casa ‘Pepe’ è molto cordiale e gentilissimo.
Doccia e fuori a fare due passi, anche per mangiare qualcosa (il pranzo in aereo è stato il peggiore della storia dell’aviazione mondiale). Arriviamo sul Malecon e c’è palesemente una grande festa: pollo fritto e birra. Ci dobbiamo ancora trovare con la moneta i prezzi sono apparentemente elevatissimi (in realtà erano in Peso Nacional e non in CUC: quindi pollo + birra = 1.30 € ma lo abbiamo scoperto solo il giorno dopo). Cenetta in un ristorante: mangiato bene ma speso un sacco. A nanna, cotti.

06/08
Oggi Habana Vieja. Affascinante, con le strade ripulite e le case messe a posto e ridipinte con colori a pastello appare decisamente piacevole. La plaza de la Catedral e de las Armas sono belle come pure il Convento di San Francisco e la Plaza Vieja ma in realtà la cosa più piacevole è passeggiare per le viuzze con il naso all’insù a guardare questi colori e questi palazzi con i loro porticati stile coloniale. All’Avana oltre al Capitolio (che oggi vediamo da fuori) non ci sono particolari luoghi da visitare (domani ne riparliamo al museo de la Revolucion) il bello è proprio passeggiare circondati da palazzi vecchi ma ammodernati e macchine degli anni ’50 che sembrano nell’insieme una sorta di museo storico all’aperto. Oddio, non è tutto meraviglioso: la zona a sud dell’Havana Vieja è veramente fatiscente e dove i palazzi non sono ancora stati messi in ordine con i soldi dell’Unesco la situazione è decisamente pessima. 

Bellissimo è invece camminare per Calle Obispo dove ci sono una serie di negozietti (che non vendono nulla di interessante) ma dove soprattutto ci sono un tot di posticini dove fanno musica dal vivo e dove iniziamo ad assaggiare la bevanda del posto: il mojito! E’ un po’ caldino per bere un rum di 40° prima di pranzo, però con un po’ di ghiaccio, menta e succo di lime va giù che è un piacere. Visitiamo anche il museo del Ron che ci piace di più di quello che ci aspettavamo ma soprattutto dove prima di uscire ci offrono un altro Rum, poi fuori a 35 gradi con 90% di umidità. Molto bene!!!! Prima di stramazzare ci dirigiamo verso la Plaza Vieja in cerca di un posticino dove mangiare qualcosa e veniamo abbordati dall’ennesimo tizio che stavolta riesce ad agganciarci e a portarci a mangiare dove sa lui che si mangia bene e si paga poco. Eravamo preparatissimi a tale evenienza ma non eravamo preparati ad affrontarlo praticamente ubriachi: 40 US$ per due pina colada e due polli ai ferri. Impareremo.

Ritorno in Coco Taxi, divertente e piacevole, e poi il vento in faccia ci faceva solo che piacere. Serata di nuovo al Malecon e stavolta mangiata super a prezzi stracciati in Peso Nacional. Tutti in festa: è Carnevale fino al 13 agosto: compleanno di Fidel (se è ancora vivo)


07/08
Oggi torniamo a l’Avana vecchia (Habana Vieja) ma stavolta la facciamo in coco taxi per l’interno attraverso il Barrio Chino (l’idea di passare per i vecchio quartiere cinese ci incuriosisce); in realtà non c’è molto da vedere se non una unica stradina messa un po’ li per i turisti, però appena fuori dalla porta c’è un meraviglioso parcheggio di macchine d’epoca che ci ha fatto fare una decina di foto nello spazio di trenta secondi (poi ne abbiamo cancellate alcune, per fortuna). Bellissime !!!! Alcune sono decisamente scassate, ma la maggior parte sono tirate a lucido, sembrano nuove e fiammanti: sono emozionanti da vedere. Poi andiamo verso il Capitolio e lo visitiamo: è sicuramente più interessante da fuori che da dentro però una visitina ci stava (anche perché dentro è un po’ più fresco che fuori). Quindi si va a vedere il Museo della Rivoluzione, anzi “el museo de la Revoluciòn”. Ci sono un sacco di documenti pre e post periodo rivoluzionario e soprattutto ci sono le foto e le immagini famosissime di Fidel e del Che che tutti conoscono e una caricatura, un po’ bruttina a dir la verità, dei rivoluzionari che escono dalla foresta. Comunque non si può andare a l’Havana senza visitare il museo, in questo posto proprio non avrebbe senso. Altro giro per calle Obispo (altro mojito) e poi torniamo nella casa al Vedado per riposarci un po’. Alla sera decidiamo di andare a vedere il tramonto al Morro dall’altra parte della baia. Anche questo non ci entusiasma, però il tramonto è decisamente bello e poi si ha una visuale sul Malecon decisamente suggestiva.
Visita alla Cabana con esibizione e sparo del Canonazo .. pum !!!
Serata al Malecon (completamente chiuso al traffico) e stavolta ci tuffiamo nella birra (un po’ annacquata … furbissimi cubani) e nel polo asado o frito. Fantastico !!! Cenato con 2 €.

08/08
Oggi si va a prendere la macchina (opportunamente prenotata 3 mesi fa) e via verso Pinar del Rio. La macchina è veramente microscopica ma ci facciamo stare tutti i bagagli (avevamo anche una valigia di magliette da regalare) e via in cerca dell’autopista … ma dov’è ? …. uhmmm .. dovrebbe essere da queste parti … eccola !!! .. e lo svincolo ? .. aaaargh !! quello li ???? Il Pordoi prima di essere asfaltato era decisamente migliore !!!
In realtà non era uno svincolo, ma poiché lì vicino non c’era, gli abitanti del luogo si erano costruiti una stradina che si inerpicava fino all’autopista .. vabbè in un modo o nell’altro ci riusciamo: siamo nell’autopista.
E’ meglio di come ce l’aspettavamo: asfalto decente, bella larga e dritta .. insomma si viaggia !! Ci sono un po’ troppe persone in mezzo alla strada, che cercano di fermarci, di venderci aglio e cipolla, ma niente di ché, diciamo che sono dettagli.
Passiamo Pinar del Rio e procediamo in cerca delle fabbriche di tabacco, alla fine un tizio ci porta presso una delle fabbriche (era a piedi, ha fermato un suo amico, gli ha preso la bici e ci ha detto di seguirlo .. da non credere!). Visitiamo una della fabbriche di Robaina e ci spiegano come funziona la lavorazione del tabacco dall’essicazione fino al sigaro. Ce ne fanno uno li al volo pur non essendo il periodo giusto, fumiamo e .. coff coff … azz .. buono però !!!
Infine andiamo a Vinales. Decisamente un giardino: un bel posto completamente ricoperto di verde, con fiori rossi dappertutto ma soprattutto: bello fresco. Visitiamo la Cueva dell’Indio e il Palenque de los Cimarrones: due grotte di cui la prima comprendeva un carino giretto in barca. Bella serata nel paesino e cena abbondantissima nella casa: da scoppiare! Mojito in veranda prima di andare a dormire.

09/08
Oggi Cayo Jutias. Ci avventuriamo per le stradine verso la costa nord e finalmente arriviamo in questo posto. La strada non è nemmeno malaccio e soprattutto alla fine arriviamo in un paradiso: che acqua!!! Azzurrissima con la sabbia bianca .. magnifico. Durante la giornata arrivano un po’ di cubani e qualche sparuto turista, poi nel pomeriggio acquazzone. Visita al Jardin de Caridad, un verdissimo giardino di piante di ogni sorta. Altra cena superabbondante e relativo mojito.

10/08
Oggi si lascia Vinales e si va verso l’est. Prima però costeggiamo la costa nord attraversando una bella regione verde bagnata dal mare. Visitiamo anche Las Terrazas e Soroa ma non ci sembra nulla di speciale; il tempo è anche bruttino. Arriviamo a Giron e costeggiamo tutta la Bahia de los Cocinos (la famosa baia dei porci). Un po’ di sana propaganda costeggia la strada ma il mare è assolutamente incredibile e soprattutto limpidissimo. Troviamo una casa (da Luis, ottima) e ci fiondiamo in mare: acqua calda, trasparente, con barriera corallina e pesci coloratissimi (secondo noi è anche meglio di Sharm, perlomeno per chi come noi fa solo snorkeling). Cena a casa di Luis con aragosta e gamberi: 10€.

11/08
Altro bagno prima di fare colazione e poi via verso Cienfuegos: città carina e pulita. C’è un bel centro con strada pedonale e qualche discreto negozietto (vendono soprattutto rum e sigari, come dappertutto). Ci sono un paio di bei palazzi da vedere soprattutto quello moresco: il Palacio de Valle, meraviglioso; dove dentro, al pianoforte, c’è la donna più truccata del mondo (aaargh .. una schifezza indicibile)
Poi si va verso Trinidad che quando raggiungiamo ci accoglie con un’acquazzone decisamente esagerato: le strade avevano almeno 10 cm di acqua che correva verso valle. Che paura!!
Troviamo una casa bellissima al secondo piano con una vista meravigliosa sulla città. Cena e colazione in terrazza e letto sulla finestra con le stelle che, una volta sparito il diluvio, ci salutano luminose.
La città ci appare molto carina e accogliente. Sicuramente turistica ma con un’atmosfera dolce. I colori delle case sono tenui e caldi. Trinidad si lascia decisamente fotografare.

12/08
Oggi torniamo a visitarla. Anche qui il bello è girare per la città e scoprire ogni angolo, ogni accostamento di colori e ogni piccola stradina. La piazza è carina con la scalinata verso la casa della musica e il baretto a lato dove ci facciamo l’ennesimo mojito. Pomeriggio verso la valle de los Ingenios (i vecchi zuccherifici). Poi bel giro a cavallo di un paio d’ore … ehmmm: Gigi dice che è doloroso !
In serata altro acquazzone: domani era previsto un giro in montagna e altro mare, ma visto il tempo decidiamo di andare verso Camaguey.

13/08
Ultimo saluto a Trinidad: ci è piaciuta, ma il tempo non ci è stato troppo amico. Si parte per Sancti Spiritus: carina, da perderci un’oretta non di più. Poi Camaguey: per strada mangiamo una pizza e un grappolo di un strano frutto molto buono, verde e dolce: domani questi frutti verranno soprannominati “i cicci verdi”. O io ne ha mangiati troppi oppure uno era un po’ andato: risultato due gg con la febbre e … diciamo ‘mal di pancia’.
La sera facciamo comunque due passi per la città, che ha alcune belle piazze. In realtà dopo un po’ sono tutte un po’ simili, forse era meglio alternare mare e città e non fare come noi la costa sud in andata e quella nord al ritorno. Sta di fatto che qui il mare non è un granché, il tempo è un po’ pessimo e io sto male. Stiamo passando proprio un momentaccio.

14/08
Alla mattina Gigi fa un ulteriore giro per Camaguey (Io mi riposo un altro po’) e organizza le prossime tappe.
Poi si parte per Santiago, si fa una tappa unica, io sto troppo male. Troviamo una casa, in realtà non è per niente carina, ma c’è il condizionatore e posso stare al fresco: mangiare non mangio e il bagno è li comodo a fianco .. purtroppo non mi serve altro.
Per fortuna la figlia della signora che tiene la casa è un medico, ci consiglia succo di mela. Succo di mela ??? e dove lo troviamo ? Ma Gigi va in cerca nei supermercati locali finché non ne trova una (p.s. mela = manzana)

15/08
Gigi visita la città, la chiesa, il balcon Velasquez (pessimo, non vale nemmeno l’euro che costa il biglietto), la Plaza de dolores e la calle heredia. Anche questa città appare carina nell’insieme, ci sono dei bei palazzi (forse più belli di quelli dell’Avana) e alcune belle strade su cui passeggiare.
Gigi organizza le prossime tappe: ci aspetta un hotel resort superlusso a Guardalavaca, un alberghetto in riva al mare a Playa Santa Lucia e una bella casa colonial a Remedios.
Verso sera sto un po’ meglio e andiamo a visitare il castello San Pedro del Morro: questo è più bello di quello dell’Avana però fa caldo e il fatto che io stia ancora maluccio non ce lo fa gustare. Bello però il panorama.

16/08
Si parte per Baracoa.
Oggi si viaggia lungo la costa meridionale passando per Guantanamo. La città non dice niente e la famosa base militare non si riesce nemmeno a vederla: così ci hanno detto alcuni italiani che han cercato di visitarla. Noi passiamo dritto in cerca di luoghi più sereni e tranquilli: la costa è piacevole con bei paesini e gente sorridente che ti vende frutta e conchiglie per strada. La strada che attraversa la montagna è decisamente bella e il paesaggio piacevole e molto verde. Arriviamo a Baracoa dove andiamo alla spiaggia Managua dove abbiamo prenotato l’alberghetto. Meraviglioso !! è un bungalow sulla spiaggia, un’atmosfera meravigliosa, cena sotto la luna con il rumore delle onde. Prezzo abbordabile. La pancia apprezza il tutto.

17/08
Oggi finalmente molto mare e giretto per Baracoa. Carina, piccola ma accogliente. Meno meravigliosa di come la racconta la lonely però piacevole. Vale la pena farci una passeggiata. Finalmente un posto dove non ci hanno rotto le scatole.

18/08
Partiamo per il nord, attraversiamo Moa: tremenda! L’inferno dev’essere simile. Arrivandoci da sud si vede la fabbrica che sputa fumi densi e maleodoranti dalle ciminiere. Il cielo diventa scuro, le tubazioni lungo la strada che escono dalla fabbrica sono fatiscenti e perdono un liquame giallo. L’odore è quello dello zolfo ma l’impressione è che tutto sia cancerogeno. Da scappare. Infatti fuggiamo anche perchè gli occhi un po’ ci bruciano. Proseguiamo verso nord fino alla strada che va da Santa Isabel a Banes … aaargh .. pessimissima !!! Però sono circa 30 km .. un’oretta.
Arriviamo a Guardalavaca dove alloggiamo in un super resort lussuoso. Decisamente fuori dal nostro budget: ma chi se ne frega!!! All inclusive, mojiti compresi a tutte le ore, pranzo e cena a buffet e un mare spaziale !!!
Questa si che è vacanza (nell’occasione un po’ caretta, ma dopo le vicissitudini passate dalla pancia, ci voleva proprio)

19/08
Mojiti, mare, pranzo e cena a buffet … che vitaccia !

20/08
Si parte per Playa Santa Lucia. Attraversiamo Holguin, via verso nord e un po’ prima di Las Tunas si gira verso Playa Santa Lucia per una strada pessima. Il viaggio è decisamente lungo e arriviamo in una spiaggia in cui il mare è bellissimo, ma il luogo lascia un po’ a desiderare. Non ci perdiamo d’animo, ci facciamo un paio di bagnetti e la sera andiamo a mangiare a Playa Cocos che ci saluta con uno dei tramonti più belli della vacanza e con una cena a base di aragosta e calamari da leccarsi i baffi.

21/08
Si parte verso Cayo Coco, dove facciamo il bagno a Playa Flamengos. Anche qui il mare è meraviglioso e la spiaggia bianchissima. Come al solito pranziamo con un mango, ed è più che sufficiente visto la dimensione che usualmente a Cuba hanno.
Dopo il bagno si viaggia verso Remedios dove ci attende una casa in stile coloniale ma soprattutto una famiglia decisamente simpatica e allegra. Lei una chiacchierona felicemente cubana e orgogliosamente rivoluzionaria, lui un uomo tuttofare simpaticissimo e dalla parlantina fluida e allegra che ci fa addirittura una piantina per scovare una spiaggia meravigliosa non indicata nemmeno dalla guida e infine il figlio tiratardi che racconta della sua passione per la festa tradizionale del paese: quella che si fa il 24 dicembre.

22/08
Cayo Santa Maria: Playa Perla Blanca. Trovata la spiaggia indicata dal marito della rivoluzionaria: è veramente bianchissima e meravigliosa, non ci sono turisti, solo una decina di cubani ma niente male. E poi noi abbiamo un’ombrellino che ci ha dato la signora e ci voleva proprio perché oggi il sole picchia duro. Complessivamente una fantastica giornata condita anche con un po’ di snorkeling (alla Playa Sirena però) dove vediamo anche un’aragosta. Altra cena superabbondante cucinata dal marito e due chiacchiere con loro che ci raccontano la loro visione della vita e di Cuba, della rivoluzione e dell’embargo. Consigliamo vivamente di incontrare queste persone così semplici e genuine ma allo stesso tempo determinate e con le idee estremamente chiare. Ci hanno veramente colpito!

23/08
Stamattina ultimo bagnetto al Cayo e poi via verso Santa Clara, la città simbolo della rivoluzione, soprattutto ora che c’è il museo e il mausoleo del Che: non si può assolutamente non visitarlo. Anche se l’emozione che si prova può essere sicuramente differente da persona a persona, questo risulta sicuramente essere uno dei luoghi più importanti dell’intero paese. E poi Ernesto è anche bello!!!
Infine si parte per l’Havana perché domattina alle 4 dobbiamo svegliarci per andare all’aeroporto perché abbiamo prenotato un viaggietto di due gg a Cayo Largo. Visitiamo la Plaza della Revolucion, quella dove c’è la famosa effigie del Che. Andiamo quindi all’Havanatour del Vedado per vedere se è confermato il nostro viaggio di domani, ma …. c’è stato l’uragano Dean !! e riaprono non domani ma dopodomani … e noi abbiamo l’aereo di ritorno il 26!
Malefico uragano Dean!

24/08
Partiamo quindi per una gita di un giorno a Varadero, anche perché l’Havana l’abbiamo già visitata e oramai siamo drogati dal mare di Cuba: quindi Varadero !!!!
Il mare è meraviglioso, ma c’è un sacco di gente !!! Siamo troppo abituati a spiagge solitarie e non riusciamo a goderci questo posto decisamente turistico, però comunque passiamo una bella giornata facendo un tot di bagni e prendendo anche il sole. Siamo riusciti anche a comperarci un bongo per la nostra casetta.

25/08 Oggi, quindi, escursione di un giorno a Cayo Largo. Arrivo in aereo, trasferimento al porticciolo e catamarano fino a Cayo Iguana e poi ad una spiaggia assolutamente emozionante: una distesa infinita di azzurri diversi. Un colore che definire incredibile è poco. Ma il meglio doveva ancora arrivare: dopo aver fatto un po’ di snorkeling siamo andati alla Playa Sirena: non è possibile …. Una distesa infinita di sabbia bianchissima e di un mare che scende molto lentamente sfumando tra tutte le gradazioni di azzurro: dal più trasparente fino all’incredibile. Non credo abbiamo mai visto un mare così meraviglioso. Un luogo indimenticabile !!!
Alle 17 ritorno all’aeroporto e cena nella casa a base di aragosta: una fine vacanza decisamente super !!!!!

26/08
Mattinata a fare le ultime spesette e poi via verso l’aeroporto. Scalo ad Amsterdam: 6 ore .. azz .. vabbè visitina al quartiere rosso: anche se è lunedì mattina ci sono un po’ di signorine, comperato formaggi e via a casa.

Consigli
Visitare Cuba è un’esperienza se si parla con la gente: e per noi è stata un’esperienza memorabile parlare con i proprietari delle case dove siamo andati a dormire, per non parlare della loro gentilezza e accoglienza (non tutti per carità, però la maggior parte). Nell’affrontare il viaggio secondo noi va messo prima di tutto il mare: i colori che abbiamo trovato sono decisamente insuperabili. Poi le città che però vanno visitate a piccole dosi (cioè non tutte di fila) altrimenti si rischia di non apprezzarle appieno. In realtà lo stile coloniale è abbastanza simile in tutte, la cosa più piacevole non è lo specifico palazzo bensì l’insieme. Complessivamente dormire nelle case particular è decisamente conveniente e si sta comunque bene: sono dotate di bagno, aria condizionata, c’è la supercolazione inclusa e ci si può mettere quasi sempre d’accordo per la cena. Ristoranti e alberghi sono comunque carissimi al confronto. Spiagge da non perdere: Perla Blanca a Cayo Santa Maria, il Cayo Jutias, Playa Giron (snorkeling), Playa Flamengos a Cayo Coco ma soprattutto il giro in catamarano a Cayo Largo (fantastico !!!!!!)
Per il resto ovviamente l’Habana (vieja), Trinidad e Santiago (non andate al Balcon Velasquez: una truffa sebbene poco cara). Bellissima la vallata e l’atmosfera di Vinales. Baracoa ci ha un po’ deluso (perlomeno rispetto a quello che raccontava la lonely). Personalmente imperdibile il mausoleo e il museo del Che a Santa Clara (e soprattutto sentir suonare la canzone ‘comandante Che Guevara’ da qualunque gruppetto si esibisca nei locali: la suonano veramente emozionati)



Indirizzi Utili
Case Particular ce ne sono tantissime e trovarne è veramente facilissimo
Noi vi consigliamo queste

L'Habana: Pepe y Monica - calle 17 # 360 esq. G - apt 32
Tel. (537) 832 0967
pepebarreto@gmail.com, pepebarreto@yahoo.es
Nel vedado, scomodo per il centro però in ottima posizione per tutto il resto.
Pepe è gentilissimo.

Vinales: Villa Mirelia - km 25 carretera Pinar del Rio
Tel. 695326
Deliziosa famiglia, all'inizio della città arrivando da Pinar. Pranzi abbondantissimi.

Trinidad: Mabel y Camacho - Colon # 351 e/ Jesus Menedez y Julio Mella
Tel (41) 993355
Splendida posizione su una terrazza da dove si vede tutta la città, Mabel è gentilissima, porzioni abbondanti.

Remedios: La Rueda - Indipendencia 35 e/ Hermanos Garcia y Antonia Romero
Tel. 53-42-39-5915
Bella casa coloniale. Famiglia incredibilmente simpatica.

lunedì 28 maggio 2007

Yemen: Cronaca di un rapimento annunciato

Quanta paura prima di affrontare questo viaggio, quante persone che ti mettono in guardia dal fatto che nel passato ci sono stati rapimenti e sequestri. Il titolo di questo racconto è volutamente forzato, in quanto l’atmosfera che si respira è veramente l’opposto di quanto ci immaginiamo e di quanto il luogo comune racconti di questo paese.
Le persone sono di una gentilezza disarmante, soprattutto quanto nella loro povertà più assoluta ti offrono addirittura il pranzo (come ha fatto la nostra guida a Sana'a), oppure quando cammini per strada e i muratori che stanno lavorando ti offrono un te dentro la casa che stanno costruendo (sanno solo dire “hello” e “welcome in Yemen”).
La zona del deserto, vicino a Marib, dove in un nemmeno troppo lontano passato ci sono stati alcuni rapimenti non ci è sembrata una zona estremamente pericolosa, anzi oggi è forse più scena che altro. Non abbiamo mai avuto la preoccupazione di essere in pericolo.
Un discorso differente deve essere fatto per le donne occidentali: lì tutte le donne sono interamente ricoperte (di nero poi, non abbiamo idea di come facciano a resistere con quel caldo). L’abbigliamento delle donne occidentali porta inevitabilmente ad essere guardate da tutti i maschi presenti e solo una piccola percentuale di questi farà capire ai relativi uomini occidentali che non si deve far andare in giro le donne in abiti così succinti e scostumati. Però, pur essendo bassa questa percentuale, sarà quella che inevitabilmente vi farà sentire più a disagio. In realtà la soluzione è solo ricoprire capelli e braccia con un foulard. E comunque con il caldo che fa un foulard sulla testa fa solo che bene. In ogni caso la maggior parte della popolazione non vi dirà assolutamente niente, sono un popolo decisamente molto gentile e accogliente.


Periodo: Pasqua 2007

Tipo Viaggio: Volo + agenzia locale (macchina + autista)

Durata: 10 gg

Particolarità: 3 gg a Sana'a + macchina per il deserto, ritorno da Mukalla e altipiani dell'ovest





31/03/07
Giornata di viaggio con la Yemenia, arrivo a Sana’a alle 19.00 e trasferimento in albergo, posto nella vecchia città. L’impressione è subito quella di essere entrati in una favola, case di pietra riccamente decorate e vetrate coloratissime. La nostra camera è una suite arredata in puro stile beduino, siamo al 4° piano e abbiamo una vista stupenda sulla città vecchia.
…. finalmente si dorme ….

01/04/07
Si dorme ??!!! Siamo stati letteralmente storditi dal muezzin che alle 4.00 ha iniziato ad ululare al microfono per farsi sentire da tutta la Sana’a !
La nostra camera è infatti vicinissima al minareto dotato di altoparlante. Lui richiama i fedeli alla preghiera del mattino, ma come se non bastasse lo fanno anche quelli delle altre moschee, lo strazio dura fino alle 5.00 !
Seconda sveglia alle 8.00 e primo sguardo dall’alto della città! Lo spettacolo appare meraviglioso, la città è disseminata di tipiche case di roccia finemente decorate, le une accanto alle altre apparentemente in bilico. Alle 9.00 iniziamo un giro per il suq. Vicoli stretti pieni di negozietti piccolissimi ricolmi di ogni tipo di articolo, coloratissimi e pieni di vita.
Passeggiare da soli è davvero un’esperienza: sono cordiali e non troppo assillanti. La donna occidentale, per sua natura, non essendo completamente ricoperta dal tradizionale abito nero, attira molto l’attenzione (in più se si è bionde con gli occhi azzurri … ): qualcuno ha anche richiamato (a modo suo) Gigi per farmi indossare l’abito tradizionale. In compenso però sono estremamente gentili, infatti abbiamo pranzato a casa della nostra guida che ci ha ospitato nel suo semplice soggiorno per degustare pollo e riso seduti sul tappeto.
Io sono stata l’unica a poter vedere sua moglie, nascosta in camera da letto con la bimba di un anno. Lei ha insistito per farmi indossare il suo abito, io ho accettato per fare uno scherzo a Gigi che comunque, anche completamente ricoperta, non ci è cascato.
Pomeriggio libero: siamo tornati al suq girandolo in lungo e in largo da parte a parte. Cena in albergo e nottata a lume di candela … in attesa dei prossimi ululati.

02/04/07
Stamattina si parte per Marib. Siamo arrivati ad un check point in cui si sono radunate tutte le jeep dei turisti in attesa di partire con la scorta per il deserto. In realtà si trattava di una camionetta con una mitragliatrice (e pochissimi proiettili), l’impressione è che fosse più per fare scena che per difesa. Il nostro autista, infatti, li ha subito superati e seminati. In tutto il territorio comunque i locali girano, oltre con il loro tipico coltello, con un kalashnikov (al mercato costa 60€ l’uno !!!)
A Marib abbiamo visitato le rovine della vecchia diga (quella della regina di Saba: un miracolo di ingegneria di 3000 anni … di cui rimane ben poco …), e la nuova: niente di speciale. Bagno in piscina e pranzetto, quindi visita al tempio della luna e al tempo del sole; entrambi templi della regina di Saba (Bilquis).
Giretto alla vecchia e desolata città di Marib (sempre scortati dai nostri valorosi militari) e rientro in hotel.

03/04/07
Sveglia shock ore 3.00 .. oggi si attraversa il deserto scortati da un beduino armato di tutto punto. Ci avviamo per il Ramlat as Sabatain dove l’alba ci viene incontro con dei bellissimi colori. Ci divertiamo per le dune incrociando diversi cammelli solitari e sabbia … sabbia … sabbia !
Ci insabbiamo due volte, ma i nostri bravi autisti (autista più beduino) riescono sempre a tirarci fuori.
Dopo cinque ore incontriamo Shabwa, completamente abbandonata ed erosa dal tempo, quasi sotto la sabbia, tempestata da un vento fortissimo. Incontriamo 2 beduini (che se non fossero stati amici del nostro, di certo ci avrebbero sequestrato !!) che mi danno anche l’ebbrezza di impugnare il loro kalashnikov.
Pranzo con panino locale (tono + pomodoro + cipolla + lime) e via ancora verso altre 5 ore di deserto fino a Seyun dove finalmente ci riposiamo.

04/04/07
Visita alla città di Seyun con il suo Palazzo del Sultano a forma di torta nuziale! Bellissime le sue porte e finestre decorate!! Giretto per il suq e via verso Tarim, visita al palazzo del Sultano e alla biblioteca. Ritorno in albergo, bagnetto in piscina e quindi visita alla città di Shibam (da noi battezzata la città delle capre!). Molto più bella da fuori che da dentro. Tramonto romantico dallo sperone di roccia che domina la città.

05/04/07
Oggi si va verso il sud, attraverso un percorso incantato da Sayun a Mukalla. Attraversiamo il Wadi Dohan: un paesaggio che somiglia al Grand Canyon, ma intervallato da un sacco di paesini da favola con porte e finestre coloratissime, da fermarsi ad ogni istante. Visitiamo Hajjarayn, Sif e Kuraja, dove mangiamo sotto un albero di cidro (di cui abbiamo comperato pure il delizioso miele).
Visita non prevista ad un cantiere edile in cui ci offrono del te … con un’igiene un po’ latente …
Attraversata fino a Mukalla dove ci sbizzarriamo per le stradine del suq, dopo aver visto un’altro cantiere e bevuto un altro te davanti ad un paesaggio spettacolare.

06/04/07
Oggi avremmo dovuto tornare a Sana’a in aereo, in partenza alle ore 10.30 … invece … arrivati all’aeroporto ci hanno informato che l’aereo “forse” sarebbe partito alle 23.00
Quindi, poiché Fuhad (il nostro autista) doveva comunque rientrare a Sana’a in auto, ci siamo fatti dare uno “strappo”.
11 ore di auto e ovviamente arriviamo stremati a Sana’a. Il problema è stato il passaggio nella zona di Marib. All’andata tutti i check point ci erano parsi dei pro forma: l’autista consegnava un foglio e ci lasciavano passare. Al ritorno il foglio mancava in quanto non eravamo previsti come passeggeri e quindi l’autista ha dovuto contrattare il nostro passaggio discutendo non poco ad ogni fermata. Nella zona più pericolosa siamo stati scortati da militari armati che si davano il turno nella nostra jeep.
Prima di cena due passi per il suq di Sana’a e acquisti vari.

07/04/07
Partenza per gli altopiani occidentali, visitiamo Thula, dove per la prima volta incontriamo dei venditori un po’ troppo assillanti: comperato due cosette e fatto giro per la città. Poi siamo andati ad Hababa in cui c’è una bellissima cisterna d’acqua attualmente in uso sulla quale si rispecchiano le casette bellissime della città stessa. Arriviamo quindi a Shibam (stesso nome di qualche giorno fa, ma posto differente) in cui oltre ad un simpatico mercato variopinto non ci aspetta molto altro; qui in compenso abbiamo comperato il loro saporitissimo pepe. Sopra Shibam c’è monte sulla cui sommità si staglia il paesino di Kawkabam: paesino semi abbandonato da cui però si gode uno splendido panorama. Proseguiamo quindi per At Tawila dove pranziamo con un chicken ai ferri e una tuna suppe stile yemenita con l’immancabile pane arabo.
Dopo pranzo si prosegue per Al Maweet godendo di un bellissimo paesaggio con dirupi, vallate terrazzate stile Vietnam (ma abbandonate) e costellato di paesini più o meno abbandonati anche questi. Questa zona era fino all’inizio del 1900 una fiorente piantagione di caffé arabico, oggi è pressoché abbandonato. Siamo costantemente sopra i 2500 mt.
Dopo tre ore di macchina arriviamo al mare nella città di Al Hoddejdah che ci appare subito fatiscente e ci convince a rimanere in albergo, anche se entrando in città veniamo accolti da una carovana di cammelli: saranno più di 50.

08/04/07
Sveglia, colazione e via verso il mercato del pesce. Essendo un porto sul mar rosso vediamo una enorme varietà di pesci coloratissimi; tra cui dei tonni con la pinna gialla e delle cernie rosse (crediamo siano cernie, ma non ce ne intendiamo così tanto). Ad ogni modo ci sono moltissimi pesci appena pescati dei colori più belli e vivaci, come pure le barche dei pescatori sono molto variopinte e vivacissime. Poi partiamo verso i monti Haraz, la strada comincia a salire lungo vallate disseminate di piantagioni di mango, che acquistiamo da un venditore lungo la strada e di cui facciamo una abbondante scorpacciata: deliziosi. Arriviamo al paese di Manakhah, sperduto in cima alla montagna, che ci accoglie nel mezzo di un incasinatissimo mercato. A dir la verità non ci stimola poi più di tanto, forse perché siamo un po’ stanchi, o forse perché non è poi un gran che. Dopo 10 minuti, però, arriviamo al paesino di Al-Hajjarah. Bellissimo, abbarbicato sulla roccia, si staglia sull’orizzonte tra il cielo e la roccia ad oltre 2000 metri. Facciamo un giro all’interno delle vecchie mura e veniamo circuiti da un ragazzino che si improvvisa guida. In realtà più che dirci “queste la mia casa”, “questo è un muro” e “questa è mia sorella” non diceva, però già che lo facesse in italiano e che cercasse di uscire dal nulla che lo circonda ci è apparso subito un buon motivo per fargli fare da cicerone per poi dargli una mancia, con il monito di non acquistare il qat. Poi ci spostiamo verso Al-Hoteib che invece non ci dice assolutamente niente, se non per un tempio indiano tuttora attivo, ma in cui i vari santoni ti aprono solo se gli dai la mazzetta. Al di la di questo non valeva la pena se non per il paesaggio. Il paesaggio dei monti Haraz infatti è molto suggestivo, ci sono queste montagne rocciose ma completamente terrazzate, anche se per la maggior parte in disuso. Una volta qui ci coltivavano il famoso caffè arabica. Il tutto è inframmezzato da un numero infinito di piccoli agglomerati urbani, altrettanto in roccia, che si nascondono tra i colori del paesaggio e che nascono qua e la come funghi. Il tutto è molto suggestivo.
Alla sera arriviamo a Sana’a dove ci aspetta il nostro suq per fare mille acquisti.

09/04/07
Oggi è l’ultimo giorno e il nostro amico Fawaz ci consiglia di andare a visitare un paio di paesi del nord prima della meraviglia finale del Wadi Dahar. Ci fa portare, quindi, dall’autista Fuhad ad Amran, a Koulan Affair e ad Hajja. Il primo è un discreto vecchio centro abitato circondato da mura strapieno di bambini che si fanno far la foto e che poi chiedono di mostrargliela, il secondo è più carino, abbarbicato sulle montagne da cui si gode di una bellissima vista, il terzo in realtà è a due ore di strada di montagna dal secondo. C’è da vedere un bel palazzo e la fortezza in cima alla collina. Qui in realtà il turismo è molto scarso e forse il suo bello è proprio questo, ma è talmente distante e dopo talmente tante curve che non ce lo siamo goduto del tutto. Un po’ delusi torniamo indietro e ci apprestiamo a vedere l’ex palazzo dell’imam: il Wadi Dahar appunto. E’ il simbolo dello Yemen, costruito in cima ad una roccia sul greto di un fiume, esternamente colorato, si staglia nel cielo ed è bellissimo da vedere. Ma ciò che ci colpirà maggiormente sarà l’interno: le sue stanze nascoste con finestre dai mille colori dalle quali entra una luce calda e colorata che crea un’atmosfera da mille ed una notte. Alcune stanze sono anche arredate e fanno respirare la magia di questo posto. Noi eravamo in una stanza seduti in silenzio ad ammirare il tutto quando sentiamo donne arabe chiacchierare lungo le scale. Non mi sarei mai immaginato di vederle entrare senza velo. Immaginavano palesemente di essere sole nel palazzo e non si aspettavano minimamente di vedere qualcuno, tanto meno maschio ed “infedele”. Non abbiamo mai visto tanta velocità nel ricoprirsi il volto con il velo, nel mentre che ci hanno visto e si sono coperte non siamo nemmeno riuscite a spostare lo sguardo verso di loro. Sta di fatto che questa scena ci ha un po’ colpito, soprattutto per il fatto che quando possono il velo se lo tolgono volentieri.
Torniamo definitivamente a Sana’a dove facciamo l’ultimo giro per il suq ed infine andiamo all’aeroporto da dove l’aereo parte all’una di notte.

Consigli
La parte vecchia della capitale merita assolutamente di essere visitata più volte poiché il suq è veramente affascinante, consigliamo di dormire nelle vecchie case a torre perché l’atmosfera è meravigliosa. Attenzione che non tutte le camere hanno il bagno, bisogna sicuramente prenotarle accuratamente.
L’attraversata del deserto merita solo in quanto tale e per il fatto di essere scortati: è un momento molto affascinante per noi occidentali e di pericoli ce ne sono veramente pochi. Il fatto di mangiare a fianco di persone armate di kalashnikov fa più scena raccontarlo, piuttosto che viverlo.
Il wadi hadramawut e il wadi dohan sono assolutamente da non perdere. Direi forse più il secondo del primo.
Riguardo i monti e i paesaggi dell’ovest alcuni sono decisamente meravigliosi, però non vale la pena arrivare fino ad Al Hoddejdah o ad Hajja, forse da Al Maweet conviene andare fino a Manakhah.
Riguardo le guide, la nostra scelta di evitare i tour operator italiani si è rivelata decisamente economica e vantaggiosa. Premesso che non ci piace una guida assillante che ci spiega dove fare le foto, abbiamo optato per un’autista e null’altro: ma in due più auto e driver abbiamo speso meno della metà di ciò che ci proponeva un viaggio organizzato in gruppi, e abbiamo scelto noi il giro da fare.



Indirizzi Utili:

Noi ci siamo affidati al Tour Operator Guide Me (http://www.gmyemen.com/).
La persona che abbiamo contattato si chiama Fawaz Samt (fawaz@gmyemen.com, fsamt@yahoo.com), è veramente una persona deliziosa e si farà in quattro per esaudire ogni vostro desiderio. Fategli pure il mio nome (Mr. Gigi, in Yemen ci si chiama per nome da subito)












lunedì 15 gennaio 2007

Costarica: Pura Vida, ma No Open Voucher

Il sistema Open Voucher si è rivelato controproducente a tutti gli effetti: era allettante il fatto di poter 'chiamare alla mattina in modo da poter decidere di giorno in giorno il tragitto delle proprie vacanze'.
In realtà, spero a causa dell'alta stagione, già all'arrivo ci è stato detto che era probabile che gli alberghi chiedessero una maggiorazione ma soprattutto la maggior parte di questi era colma al punto che non era garantita nemmeno la disponibilità, condizionando non poco il percorso della nostra vacanza (e per fortuna che eravamo in 2 e non in 4 !!).
Dirò di più: ognuno degli alberghi era assolutamente poco propenso ad avere clienti con l'Open Voucher (probabilmente perché prendono meno soldi), uno addirittura mi ha proposto i passare di la alle 10 di sera e se avevano ancora una camera me l'avrebbero data.
La soluzione è stata prenotare tutte le camere la sera dell'arrivo in base alla disponibilità degli alberghi (abbiamo dormito a Monteverde due sere in due alberghi diversi e se fossero state tre ne avremmo dovuto usare un terzo). Non abbiamo potuto andare a Tamarindo (unico parco in cui si vedono le tartarughe in inverno) e nemmeno a Manuel Antonio. Purtroppo il numero degli alberghi è estremamente limitato per zona (escluso Fortuna e Monteverde) e questo limita ancora di più le scelte (avrei voluto andare a Montezuma ma non c'erano alberghi). Spero sia un sistema valido fuori stagione, ma per noi è stato assolutamente un problema. Non consiglio l'Open Voucher.

Periodo: Natale 2006
Tipo Viaggio: Fly and Drive + Open Voucher
Durata: 12 gg
Particolarità: Escursione al Tortuguero (2 notti) + Macchina + Open Voucher

Foto su Web Album: http://picasaweb.google.it/chiaragigi/Costarica2007

26/12/2006
Si parte !!
Volo Iberia con partenza da Bologna alle ora 7:00
Levataccia ….
Arriviamo a San Josè alle 21:00 ora locale, per noi le 4:00 di notte.
Stufi morti si va a dormire !!

27/12/2006
Partenza all’alba per il Tortuguero, dopo aver rischiato che la guida si dimenticasse di noi … Con un piccolo bus attraversiamo il parco Braullio Carrillo passando attraverso le piantagioni di banane Del Monte e Chiquita. Avvistiamo anche il nostro primo Bradipo che dorme abbracciato ad un albero. Arriviamo a Capo Blanco dove ci imbarchiamo per raggiungere il parco. Il tempo è incerto ma così era previsto. Eccoci al Laguna Lodge, un albergo splendido immerso nella foresta tropicale, pranzo e via a fare un giretto per il paesino. Rientro al lodge via spiaggia sul mar dei carabi, che però si dimostra molto diverso dall’immaginario comune. Cena e a nanna !!

28/12/2006
Oggi si va a visitare il parco. Saliamo sulla barchetta e ci inoltriamo per le anse del fiume e nei suoi canali. Vediamo diversi animali, iguane, basilisco, tucani, colibrì scimmie (urlatrici, cappuccine e ragno), caimani, tartarughe (incredibilmente veloci a tuffarsi in acqua appena le abbiamo incrociate, non siamo riuscite a fotografarle). In realtà lo spettacolo vero è la natura e la sua fauna rigogliosa che la costante pioggerellina rende di un verde fantastico.
In questo posto infatti esistono 2 stagioni: quella delle piogge e quella delle grandi piogge … insomma acqua a volontà. Nel pomeriggio altra uscita analoga, la sera: diluvio universale !!!

29/12/2006
Sveglia all’alba e giro nel giardino botanico (non vediamo animali ma la natura in tutta la sua bellezza). Aspettiamo le 9:10 in riva al mare … e quindi via per il rientro verso San Josè. L’auto ci aspetta a Siqirres in un ristorante. Compiliamo le solite formalità per il noleggio e quindi si parte verso l’Arenal con la nostra Suzuki Gran Vitara nuova di zecca. Ci cimentiamo per le strade costaricane da subito con una deviazione causa incidente .. ma per fortuna alle 17:00 arriviamo a La Fortuna speranzosi di vedere il famoso vulcano Arenal. Passiamo al ristornate “Vagabondo” da Marco un italiano trapiantato qui a cui consegnamo dei piccoli presenti di una conoscente comune. Cena in un ristorante texano … il posto ci appare subito molto turistico e abbastanza caro ma l’atmosfera è di certo molto tranquilla. Giretto per il paesino e quindi a nanna !

30/12/2006
Partenza presto per il vulcano, abbiamo fatto un bel giro lungo le pendici fino sotto le sue bocche (fino a dove è possibile andare) e lo abbiamo sentito più volte brontolare … ma della sua cima … neppure l’ombra, troppe le nubi che lo avvolgono.
In attesa che il cielo diventi limpido andiamo a vedere una riserva di coccodrilli e caimani dai più piccolini ai due mostri giganti, fanno davvero impressione !!!!
Rientriamo veloci in albergo (splendido stile kitch-esorcista anni ’80 con piscina e cascata in plastica: very schifus !) e proseguiamo verso la Cascata, immersa nella foresta: una bella passeggiata per la valle. Passiamo a salutare il “vagabondo” con due ottimi frullati di frutta e quindi si va da “Baldi” uno splendido complesso di acque termali. Troviamo infatti oltre dieci piscine con acqua a temperatura variabile dai 34° ai 76°. E’ una vera goduria immergersi nell’acqua caldissima, sotto le cascate, passando da un idromassaggio all’altro e quindi rituffarsi nelle piscine più fresche … il tutto inframmezzato da qualche leggera pioggerellina. P.S. anche ora del vulcano nemmeno l’ombra.
Di ritorno sulla strada siamo stati bloccati da una famiglia di simpaticissimi opossum ch3e volevano a tutti i costi mangiarsi le chiavi della mia macchina !!!

31/12/2006
Partiamo da La Fortuna per costeggiare il Lago Arenal e raggiungere Monteverde. La strada fino a Tilaran è asfaltata e fa godere di un’ottima vista sul lago e .. se si vedesse anche sul vulcano. Da Tilaran in poi la strada invece diventa un po’ più impegnativa e .. di certo poco segnalata. Per fortuna una pro loco locale ci ha venduto una cartina fatta a mano con la segnalazione delle stradine da prendere .. una bella avventura !!!
Dopo circa 4 ore di viaggio arriviamo a Monteverde, un posto dimenticato da Dio !!!
Tutte strade, o meglio, l’unica strada è rigorosamente sterrata, molto sterrata e probabilmente rimarrà così per molto tempo, per volere degli abitanti del luogo. Arriviamo nel lodge immerso nella foresta, la camera è uno stupendo rifugio di montagna a due piani, tutto in legno.
Partiamo quindi per una visita guidata alla piantagione di caffé di Don Juan. È interessante vedere come viene coltivato, raccolto e lavorato il prezioso caffé: tutto fatto ancora a mano.
Il caffé si raccoglie quando il chicco è rosso, si apre (ogni chicco contiene in media 2 grani) e si fa seccare. Lo stato paga un prezzo fisso di 1 US$ per 13 Kg di frutti di caffè, davvero poco per sopravvivere, Se poi si considera che bastano 10 chicchi di caffè, cioè 5 frutti, per avere una tazza ……
Cena quindi al ristorante Tree House costruito attorno ad un albero enorme, ci siamo sbizzarriti e alla fine ci siamo pure gustati una sublime fondue di cioccolata alla frutta. Buon Anno !!!

01/01/2007
Non si poteva iniziare meglio il nuovo anno … partenza per il Tour dei Ponti Sospesi + Canopy !! Abbiamo passeggiato per oltre due ore sospesi su ponti costruiti nella jungla per poter ammirare a pieno questa natura rigogliosissima e quindi via di imbracatura, guanti e baschetto per lanciarsi nell’emozionante Canopy. E’ fantastico andare appesi ad un cavo tra gli alberi, sia in mezzo alla jungla che tra un monte e l’altro, anche ad altezze di oltre 250 mt. Ci siamo anche arrampicati nel cavo di un albero e lanciati stile bungee jumping nella foresta. Un’esperienza bellissima !!!
Dopo aver salutato i soliti canadesi che ci hanno seguito dall’albergo di San Josè a qui andiamo al Ranario, a vedere tutte le specie di rane del Costa Rica. Belle quelle rosse dalle zampe posteriori blu, quelle arancione e verde, e le piccolissime verde chiaro, quelle nere e verdi e le famosissime rane dei souvenirs. Il biglietto vale anche alla sera e lo spettacolo di cercare le rane al buio con la torcia è qualcosa di meraviglioso.

02/01/2007
Sveglia all’alba per andare a visitare la foresta nebulare del parco di Monteverde.
Scarpinata di 3 ore (7:00 – 10:00) con un vento e un freddo incredibile … non si è vista l’ombra di alcun animale, m ala foresta è uno spettacolo incredibile.
Il parco è a cavallo tra le due cordigliere (Pacifica e Caraibica) è uno scontro di climi differenti e quindi praticamente piove sempre !!
Visita al Mariposario in cui la farfalla Morpho fa indiscutibilmente da padrona, poi si parte …. Ora si va al caldo !!!!
Due ore di strada sterrata più due di asfalto ci portano nel paradiso di Sàmara. E’ incredibile come a così poca distanza ci sia un cole cocente a quasi 35°.
Bagno e cenetta in riva al mare .. stile tropicale!
Pura Vida !!!!

03/01/2007
Partenza prestino per la spiaggia di Carrillo, incontaminata distesa di palme e di sabbia bianca con incredibilmente … una cabina telefonica.
Avvistiamo un sacco do pesci colorati, blu, gialli, a pois, e facciamo un bel bagno sul pacifico, con onde davvero altissime. Nel pomeriggio si cambia spiaggia, si va verso nostra, la patria dei surfisti, attraversiamo un guado in mezzo alla foresta, raggiungendo spiagge bellissime.
Nelle ora più calde passeggiamo per la foresta avvistando un’allegra famigliola di scimmie che ci salutano dall’alto … e un opossum un po’ scontroso e impaurito.
Ennesimo bagno tra le onde ancora più alte e splendido tramonto da cartolina al gusto di cocktail di frutta.
Cena romantica in un favoloso ristorantino di pesce e ritorno al buio per la stessa strada … un po’ meno romantico !

04/01/2007
Partenza ore 8:20, oggi si esce al largo per vedere i delfini. Dopo due ora di vaghe ricerche … finalmente eccoli !!!! Sono davvero tantissimi, ci circondano e saltano di qui e di là, lanciandosi per aria come grandi acrobati.
L’acqua è limpidissima, per cui è possibile vederli per metri e metri sotto la nostra piccola barca.
Avvistiamo anche alcune tartarughe, enormi, una visione quasi più emozionante di quella che ci hanno riservato i delfini.
Sul tragitto verso Baya Sàmara sorpresa !!! vediamo saltare fuori dall’acqua una manta!!!
Poi ci siamo anche tuffati per un po’ di snorkeling a caccia di pesci, ma nulla di speciale.
Torniamo quindi a Playa Guiones attraverso il guado, che stavolta documentiamo, e qui ci attendono delle onde davvero altissime. Attendiamo il tramonto in compagnia di simpatici pellicani … che cartolina !!!!
Cena in un ristorante di pesce sulla spiaggia e passeggiata al chiaro di luna.
Pura Vidissima !!!!

05/01/2007
Oggi davvero peggio di così non poteva andare …
Andiamo a salutare i coloratissimi pesci di Playa Carrillo ma la roccia viscida mi gioca un brutto scherzo … scivolo e cado rovinosamente a terra sbattendo il mento … il dolore è fortissimo e decidiamo di andare da un medico .. ma raggiunta la macchina la troviamo aperta e mi hanno rubato la borsina con i documenti, carte di credito e i soldi (per fortuna erano molto pochi).
Gigi mi recapita dal medico del paese e va a fare denuncia e a bloccare le carte. Risultato: due punti di sutura sul mento, escoriazioni e botte varie, 40 US$ in meno, patente, carta d’identità, carte di credito e libretto sanitario … tutto da rifare !!
Finalmente fatta denuncia (se così si può chiamare il pezzo di carta scritto a mano ma con timbro della ‘Policia’) partiamo per rientrare a San Josè. Arriviamo in albergo, depositiamo i bagagli e andiamo in cerca di un ristorantino per la cena. La città è davvero orrenda e impossibile da girare, senza indicazioni, buia e con brutta gente. Si va quindi a mangiare ad Arajuela (20 km) ma io non riesco comunque a mangiare nulla perché ho tropo mal di denti. Gigi allora compra un piña e arrivati in albergo mi fa u succo con le sue mani … che amore !!!
Stiamo finalmente per andare a dormire ma quando cerco di andare in bagno per fare l’ultima pipì mi accorgo che la porta del bagno è bloccata !!! Chiamiamo la reception che ci manda un Indiana Jones con coltello e machete che dopo trenta minuti di lavoro ha spaccato la porta senza riuscire ad aprirla !!! (sono sotto le coperte che trattengo a malapena le risate, lui tutto sudato con in mano il machete, Gigi che lo guarda esterrefatto, e la porta distrutta ma inesorabilmente chiusa !!!) Alla fine dopo indicazioni di un collega, con un cacciavite sgancia il perno e come per magia si apre la porta … che dire: per oggi è sufficiente. Buona notte !!

06/01/2007
Sveglia presto per andare a vedere il vulcano Poàs (sempre con il dolore alla mandibola) peccato che le nuvole non ci consentano di vedere nemmeno questo di vulcano !!
Dirottiamo quindi verso il mercato di Sarchi, dove facciamo gli ultimi acquisti, ed infine allo zoo degli uccelli dove vediamo tra gli altri anche il quetzal. Rilasciamo la macchina e arriviamo in aeroporto dove a causa dell’overbooking ci propongono di rimanere qui una notte e partire domani, vitto alloggio telefono gratis più 300 € a testa per il disturbo … alla faccia !!
Se non avessi avuto male ovunque l’avremmo fatto .. il lavoro può attendere !!
PURA VIDA

Fondamentalmente il Costa Rica è un paese dove la natura la fa letteralmente da padrona, è praticamente un immenso parco naturale dove è possibile vedere animali, uccelli, ma anche rettili, rane e farfalle, il tutto estremamente variopinto e coloratissimo, per non parlare del verde e delle sue mille sfumature. Però non c’è null’altro: non esistono reperti precolombiani, le chiese coloniali non sono un granché e le città direi che non offrono niente di speciale. I mari sono profondamente differenti: il mar dei caraibi (perlomeno a nord) è piovoso, paludoso e burrascoso (però è un parco naturale dove le tartarughe vanno a nidificare e vale per questo), l’oceano pacifico invece è decisamente più bello, soleggiato, con spiagge incontaminate con onde alte adatte ai surfisti dove si stagliano dei tramonti meravigliosi. In tutto ciò si deve dire che il paese è diviso in due: dove ci sono i turisti e dove non ci sono. Dove ci sono, i prezzi sono alti (più alti che il resto del centro america), è pieno di statunitensi e canadesi ed è presente un turismo prevalentemente ricco (Canopy, Quoad, etc etc) tutto a suon di dollari, dove non ci sono invece, non c’è proprio nulla, il paese è veramente un paese del terzo mondo. Fondamentalmente si riesce a fare una bella vacanza dribblando le spese esagerate anche nei posti più belli e se vedrete i vulcani vorrà dire che sarete più fortunati di noi.

venerdì 1 settembre 2006

Cina: un paese ricco di sorprese

La Cina! e per di più in un viaggio organizzato da noi! quanta paura prima di affrontare questo viaggio, quanti dubbi e perplessità: e la cucina, e la lingua e la distanza .. ce la faremo?
Altroché se ce l’abbiamo fatta!!! Un viaggio indimenticabile, una vacanza colma di emozioni e di luoghi bellissimi, ma soprattutto l’incredulità nel trovarsi di fronte un paese completamente differente da quello che ci aspettavamo. Non è un paese del terzo mondo!!! Le città sono pulite, a Pechino non ci sono motorini e biciclette, nelle altre città bici e moto sono solo elettriche, e comunque tutti in macchina o in metropolitana, tutto modernissimo, treni con televisione nella cuccetta e display con orario previsto di arrivo e temperatura esterna, la gente è vestita alla moda, proprio come da come noi, e la cucina …. una sorpresa! diciamo che su quattro piatti due sono deliziosi, uno mangiabile e magari uno decisamente no, ma dopo un po’ di esperienza la cucina diventa sempre più eccezionale (e comunque profondamente differente dai ristoranti cinesi qui in Italia). Tutta questa modernità comunque si fonde con il fascino dell’oriente nei profumi per le strade, nel culto dei giardini tipicamente cinesi e nei templi buddisti taoisti e confuciani, nei mercati e nei paesaggi di laghi e montagne. Per non parlare di luoghi famosissimi come la Città Proibita, la Grande Muraglia, l’Esercito di Terracotta, o luoghi meno famosi come i giardini di Souzhou, la vecchia città di Pingyao, il monastero sospeso di Datong, le cittadine sui canali stile ‘Venezia’ di Tonglì e Zhouzhuang, il lago di Hangzhou e infine l’eccezionale paesaggio nei dintorni di Yangsuò. Sono, ovviamente, molto più affascinanti le piccole città rimaste com’erano qualche secolo fa, piuttosto delle grandi metropoli, eccezion fatta per Pechino che, pur essendo una città decisamente moderna e occidentale, quindi molto cara, ha al suo interno tante cose da visitare che fanno assaporare la grandezza che questa capitale deve aver sempre avuto. Infine merita sicuramente una menzione lo shopping: la Cina è veramente il paradiso dei mercati, delle bancarelle, dei negozietti dove si può trovare di tutto, dal ‘tarocco’ più incredibile all’originale più economico.

Periodo: estate 2006
Tipo Viaggio: volo, treni e alberghi prenotati via internet tramite agenzia
Durata: 25 gg
Particolarità: quest'anno niente mare

Foto su Web Album: http://picasaweb.google.it/chiaragigi/Cina2006

31/07/06 Beijing
Arrivati dopo 10 ore di volo con un nuovissimo Boeing 777 dell’Air France, Beijing ci accoglie con un diluvio universale. Arriviamo nel nostro centralissimo albergo alle spalle della città proibita e la città ci appare subito completamente differente da come ci aspettavamo. Sembra di essere a New York: zero motorini, taxi ovunque, strade a sei corsie, tutto pulitissimo e ordinato … si stanno ben preparando per le olimpiadi del 2008 !
Dato il diluvio visitiamo il primo centro commerciale cinese, e quindi proseguiamo la visita con il tempio dei Lama, una pagoda buddista ancora attiva, quindi un giretto nell’enorme piazza Tienanmen. Ci siamo mossi verso sud infiltrandoci in uno dei numerosi hutong (quello di Zhushikou), comperando anche un bel paio di originalissime Nike!!! Giretto quindi in due dei posticini più caratteristici per shopping e cene veloci: Wangfujing e Donghuamen che offriva prelibati spiedini cotti al momento: serpente, scorpioni, lumache, squaletti, stelle marine …. davvero per tutti i gusti!!

01/08/06 Città Proibita
Bellissima ed enorme !! Peccato che il palazzo più famoso (dell’Armonia Suprema) fosse in restauro: scorci molto affascinanti che appaiono ad ogni angolo, abbiamo visto anche il muro dei 9 draghi. Il rosso è sicuramente il colore predominante, così come le numerose guglie verdi dei tetti, e gli addobbi celesti gialli e azzurri degli originali cornicioni. Ci siamo quindi spostati al Palazzo d’Estate, la residenza estiva dell’Imperatore, costruito attorno ad un lago, attrazione principale della calura estiva. Abbiamo noleggiato un pedalò e fatto un giretto anche noi. Visita quindi alla Torre del Tamburo con simpatico spettacolo ogni mezz’ora. Preso quindi un risciò per le stradine (hutong) della vecchia Pechino e poi a piedi di corsa fino al parco Jingshan per vedere dall’alto la Città Proibita, prima dell’acquazzone. Alla sera spettacolo acrobatico con artisti cinesi doc che si sono esibiti in numeri emozionanti e di alto contenuto tecnico.

02/08/06 Grande Muraglia
Escursione verso le tombe dei Ming e la Grande Muraglia, in compagnia di un vietnamita e di un’americano, ing. civile il primo e prof. universitario di relazioni internazionali il secondo. Juyongguan è il posto più ripido da scalare le mura: una fatica incredibile ma anche una soddisfazione grandissima !!!! E’ incredibile come nessuno scalino sia uguale all’altro !! Alla sera giretto per il lago Beihai, cena e a nanna.

03/08/06
Visita al tempio taoista Dongyue, bel complesso circondato da chioschi contenenti i differenti dipartimenti per l’espiazione dei peccati, immerso nei grattacieli di Beijing. Visita all’Hard Rock Cafè e quindi stupenda passeggiata lungo il lago Beihai. Visita all’incredibile moschea di Beijing, mix di arabo e cinese, peccato fosse in ristrutturazione. Passeggiata sul nuovo parco delle mura Ming: fioritissimo e ordinato. Cena con tipica Anatra alla Pechinese: deliziosa !!!Ore 23:30 treno per Datong.

04/08/06 Datong
Ore 7:00 arrivo a Datong dopo notte passata con coppia di francesi (invece che soli soletti in cabina), causa disguido della nostra prenotazione. Doccia in albergo e quindi partenza verso le Grotte di Yungang, scavate nella roccia e contenenti innumerevoli statue di Budda: veramente fantastico !!!Pranzo con deliziosa specialità locale (costolette piccanti di montone) e quindi visita al muro dei nove draghi. Visto anche il monastero buddista di Shanhua e la Torre del Tamburo. Giretto turistico per i mille negozietti di Datong.

05/08/06
Partenza per il monastero del Tempio Sospeso, per buddisti, taoisti e confuciani. E’ incredibile come il tempio riesca a reggersi aggrappato alla montagna, una vera meraviglia. Siamo stati fortunati perché ci hanno detto che l’anno prossimo il tempio sarà chiuso per sempre per preservarlo dai danni arrecati dai turisti. Lungo la strada abbiamo incrociato la pagoda in legno di Mu Ta costruita interamente in legno senza nemmeno l’utilizzo di un chiodo. Proseguendo verso Pingyao abbiamo incrociato un altro pezzo della Grande Muraglia, alla sera eccoci arrivati nel simpatico paesino di Pingyao.

06/08/06 Pingyao
Giornata dedicata ai tanti siti della cittadina (tra cui la prima banca del mondo): il tempio taoista, la casa della famiglia Wang con l’enorme cassaforte sotterranea. Bello il centro della cittadina piena di negozietti, bancarelle e ristorantini, ideale per passeggiare e godersi questa stupenda vacanza!! Ore 19:00 treno per Xi’An.

07/08/06 Xi’An
Anche Xi’An è una città modernissima, piena di grattacieli e centri commerciali. Iniziamo con la visita al quartiere musulmano e alla bellissima moschea con stradine piene di negozietti, mix di cinesi e musulmani: un’accoppiata che stride alquanto con i nostri stereotipi classici. Pomeriggio di shopping per la via principale dove abbiamo comperato un sacco di cosette simpatiche.

08/08/06 Xi’An
Visita alla Pagoda della Grande Oca ma soprattutto all’incredibile Esercito di Terracotta: una cosa fantastica che si dimostra assolutamente improponibile ai giorni nostri: oltre 6000 guerrieri a protezione della tomba dell’imperatore … magnifico. Ogni guerriero è alto quasi 2 metri, tutti con espressioni e volti differenti con armature e vestiti pari al loro rango; peccato che buona parte di questi sia ancora imprigionata sotto terra!! Quindi sotto un sole cocente siamo andati a visitare il lago Haunting … da sciogliersi !!! Peccato perché il posto è veramente stupendo!! La residenza estiva dell’imperatore Quin Shin Huangdi che ha unificato la Cina nel 220 a.C. Quindi treno (dopo un’ora trascorsa con il dir. Mktg dell'agenzia) e buona notte in compagnia di due simpatici australiani che tornavano a casa in treno da Londra …. alla faccia !!

09/08/06 Nanjing
Nanjing la vecchia capitale. Il nostro albergo è in una zona stupenda (attorno al tempio Fuzi), un’area piena di bancarelle, negozi, ristoranti lungo il fiume. La città ci appare subito moderna, come il treno che ci ha portato qui! (cuccetta super lusso con televisione !!!!)
Visita alla collina di Zijinshan, bellissimo parco con una serie di pagode e stupenda vista sulla città. Noleggiato due biciclette elettriche per un’ora al folle prezzo di 3 € .. ci siamo divertiti un sacco !!! Pomeriggio di shopping nella zona centrale, comperati 4 Rolex ‘originali’ per un totale di 10 €. Non siamo riusciti a dirgli di no .. a momenti ci aggiungeva pure il quinto !!! Cena in un bel ristorante, questa volta finalmente siamo riusciti a finire tutto !!!!

10/08/06 Suzhou
Arrivati in treno, poi in mototaxi in albergo, partiamo subito per la visita del primo giardino “il Giardino del Dolce Oziare”: piccolo ma bellissimo, con un sacco di pesci rossi nel laghetto circondato da rocce, vegetazione e pagode. Comperato poi le ‘palle’ di te al gelsomino e giretto in centro, questa è proprio una bella cittadina !!! Una bella isola pedonale piena di negozietti .. peccato che la temperatura sfiori i 40° !!
Poi a piedi fino al “Giardino del Maestro delle Reti”, un po’ più grande del precedente ma altrettanto carino, cena in un ristorantino con griglia sul tavolo per cucinare la carne, la verdura e i calamari a piacimento. Acquistati altri due orologi a 2€.

11/08/06 Suzhou
Giretto in barca per il canale principale di Suzhou e poi visita al meno famoso “Giardino della Coppia” meno bello dei precedenti però bellissime le stradine del quartiere e la strada per arrivare all’ultimo giardino, il più grande; quello “dell’Amministratore Umile”, enorme (5 ettari) e ricoperto di fiori di loto, veramente meraviglioso. Acquistato due spade e fatto un poco di shopping più seta. Peccato che la temperatura e l’umidità siano tremende …Abbiamo perso 2 kg in due: 2 Gigi e io 0 …. sob !!!Cena in un ristorante senza menù in inglese che ne ha chiesto uno in prestito da un altro … ma mangiato tutto e bene !!!

12/08/06
Partenza in auto per Tongli e Zhouzhang due paesini sulla strada per Shanghai. Caratteristici per i loro canali, ponti, casette in pietra sull’acqua stile “Venezia”. Visitiamo anche due giardini e due case molto carine, immerse in callette piene di negozietti. Il tutto un po’ troppo turistico, ma ne è valsa la pena!!! Peccato per la temperatura!! Arriviamo a Shanghai verso le 16:00 e primo incontro con la caotica metropoli.

13-14/08/06 Shanghai
Da visitare la città non offre un granchè. In compenso in quanto a shopping non è seconda a nessuno!! Il bazar del giardino del mandarino Yu è un posto da cui è impossibile uscire a mani vuote !!Trovi di tutto a prezzi assolutamente bassissimi: Orologi, penne, borse, gioielli, seta … etc. Abbiamo comperato:
6 foulard di seta
1 kimono
6 penne Mont Blanc
1 borsa Diesel
1 teiera
6+6+6 bicchieri da te
1 filo di perle
Il Bund è affascinante, ma la vista dal Bund è davvero eccezionale, la Oriental Pearl Tower cattura assolutamente ogni attenzione … e la vista che si gode dall’alto dei suoi 360 mt. è mozzafiato. Per raggiungerla si percorre un tunnel sotterraneo che è meglio di gardaland: davvero psichedelico. Abbiamo poi percorso tutta Nanjing Road piena di negozi di lusso e anche tutta la Concessione Francese con i tipici palazzi. Cena in un ristorantino vicino al bund, e per la terza sera di fila abbiamo mangiato tutto … Giro in barca sul fiume, bellissimo scenario ma organizzazione cinese pessima !!

15/08/06 Hangzhou
Treno per Hangzhou, arrivo per pranzo in quella che è definita la più bella città della Cina. In realtà la temperatura e l’umidità ci fanno apprezzare poco il paesaggio, ma non ci perdiamo d’animo e costeggiamo il lago visitando la piazza Wushan, dove riusciamo a fare ancora acquisti (2 ventagli e un bambù per la nostra casa). Cenetta in un ristorante del centro dove siamo riusciti a mangiare quasi tutto !!!

16/08/06 Hangzhou
Noleggiamo 2 biciclette per 3 ore (tot 3 €) facciamo uno stupendo giro del lago, con i suoi ponticelli, giardini, templi, fiori e stagni. Riposino e passeggiatina pomeridiana, cena nel solito ristorante dove stavolta abbiamo azzeccato tutto !!!

17/08/06 Hangzhou
Altro giro in bici, stavolta fatto tutto il lago!!! Beccati cinesi che facevano tai-chi con spada, e convinti ad accompagnarci a comperare un fodero. Gonfiata anche la ruota della bici (misteriosamente sgonfiatasi dopo la visita ad un tempio…) e visitato la pagoda da cui abbiamo ammirato il lago dall’alto. Della città va vissuto il lago e i suoi romantici scorsi, i ponticelli, i giardini, i ristorantini…. Certo che la temperatura è stata veramente incredibile.
Alla sera volo per Guilin.

18/08/06 Guilin
Oggi crociera lungo il fiume Li. Cinque ora di navigazione attraverso un paesaggio fantastico: pinnacoli verdissimi, e un fiume con acqua limpida in cui trovano refrigerio i bufali.
Pranzo a bordo e arrivo nel pomeriggio a Yangshuò. Il paesino appare subito molto carino, pieno di negozietti, ristoranti e locali allegri. Il paesaggio attorno continua ad essere superlativo con queste guglie che si stagliano nel cielo. Dopo doccia e pennichella noleggiamo due bici e ci lanciamo verso Fuli. La strada è troppo trafficata e quindi ci addentriamo in un sentiero in mezzo alle risaie e alle contrade, finché non raggiungiamo il fiume dove un omino ci carica su di una zattera di bambù (bici incluse) e ci traghetta dall’altra parte. Accompagnati da un’acquazzone rinfrescante torniamo in albergo. Cena in un simpatico ristorantino in cui riusciamo per l’ennesima volta a mangiare tutto.

19/08/06 Yangshuò
Giornatona in bici per la campagna!! Noleggiamo 2 bici al prezzo di 10 yuan l’una e sfrecciamo per la campagna. Andiamo fino al Dragon Bridge da cui facciamo una specialità locale: il bamboo rafting scendendo le rapide sulle zattere di bambù (alcune sono state davvero non indifferenti !!). Poi andiamo a vedere la moon hill con pranzo in un fresco e piacevole posticino e … rientro per Liugong. Totale percorso in bici: 42 km !!! siamo a pezzi e felicissimi: alla fine eravamo ustionati con i polsi doloranti e … il culo anche !! Però il paesaggio che ci ha accompagnato durante questa giornata non lo dimenticheremo mai !!! Quindi cena e un po’ di sano shopping tra cui: originale giacca da sci della Noth Face (la fabbrica è qui vicino) con confezionamento palesemente originale, per la modica cifra di … 25 €! Due magliette della Lacoste (originali anche loro) e un paio di occhiali da sole griffati .. questi forse un po’ più tarocchi!

20/08/06
Oggi marcia di trasferimento. Saluto a Yangshuò e autobus fino a Guilin pranzo offerto da Tour Operator causa piccolo contrattempo precedente (anche troppo gentili!), due ore di visita alla città prima di prendere il treno per Guangzhou (Canton). A Guilin siamo saliti sul Picco della Bellezza Solitaria da cui si gode un bel panorama, ma non paragonabile a quello appena lasciato a Yangshuò. Notte in treno con aria condizionata a manetta .. malefici !!!

21/08/06
Arrivo a Canton e treno per Hong Kong. Nel pomeriggio visita alla penisola di Kowloon nella zona di Tsim Sha Tsui e passeggiata per i grattacieli e nell’Avenue of the Stars con spettacolo serale di luci e suoni tra i grattacieli. La città complessivamente non offre nulla di speciale se non il panorama che comunque non ci è sembrato paragonabile a quello di Shanghai. Tantissimi i negozi e i grattacieli ma niente altro.

22/08/06
Giretto a Central attraversando la baia e andando sull’isola di Hong Kong. Visita al simpatico quartierino di Soho tra pub, ristorantini e negozi; ricorda molto Londra. Belli e utili i camminamenti sopraelevati che salvano dal traffico (guidano come gli inglesi, quindi arrivano dal lato opposto !!!) Bus a 2 piani e arrivo ad Aberdeen: grande ‘sola’ della Lonley Planet nel senso che non merita assolutamente ne il tempo ne il viaggio. Prendiamo la metro e andiamo a vedere il mercato dei fiori e degli uccelli e finalmente scopriamo la zona più interessante della città, ricca di mercatini, negozietti e tanta tanta gente: Mong Kok ! Cena con gelato e succo di mango !!!

23/08/06
Oggi si parte ma siccome l’aereo decolla alle 23:30 decidiamo di passare la giornata all’Ocean Park. Un parco di divertimenti per grandi e piccoli con un occhio attento all’educazione ambientale e al rispetto della natura. La cosa più emozionante è stata vedere la coppia di Panda Giganti (An An e Jia Jia). Questi orsacchiotti bianchi e neri, teneri e simpatici purtroppo in via di estinzione. Bellissimi i parchi acquatici con la fauna marina, gli squali, i molluschi, le meduse, i coccodrilli … gli uccelli, i pappagalli coloratissimi, le civette, etc. .. e la butterfly house, con moltissime farfalle enormi e colorate … i leoni marini, i delfini, etc …Belli anche gli spettacoli e la cornice dell’oceano che si gode dalla bidonvia che ci passa sopra. Eravamo un po’ titubanti su questa giornata che in realtà si è dimostrata una stupenda conclusione di questa memorabile vacanza.

Questa Cina si è rivelata ricca di sorprese e molto differente da come ce l’aspettavamo. E’ un paese moderno in fortissima crescita in cui la maggior parte della gente sta bene, rimane il fascino del passato e di una cultura più che millenaria che si respira comunque nella quotidianità.

Da non perdere: boh ? ... praticamente tutto è da non perdere, però meritano sicuramente una visita: Pechino, il Tempio Sospeso di Datong, Pingyao, l'esercito di terracotta a Xi'An, i giardini di Souzhou, il lago di Hangzhou e il paesaggio di Yangshuò. (a Yangshuò non c'è molta ricezione alberghiera, conviene prenotare con largo anticipo perchè farsela da Guilin non è proprio il massimo). Per lo shopping Shanghai (bazar del mandarino Yu) e Hong Kong (Mong Kok). Attenzione che Pechino è decisamente più cara del resto della Cina. Infine una nota organizzativa: non parlano inglese !!! Quindi organizzarsi con minidizionario (utilissimo il frasario della Lonely) e nomi degli alberghi scritti in cinese, e potrebbe anche non essere sufficiente, visto che non tutti sanno il mandarino (cinese ufficiale) ma solo il dialetto locale: i bambini invece lo studiano a scuola e possono essere degli ottimi interpeti (ristoranti, hotel, etc ..)

Una grande sorpresa è stata la cucina, varia e deliziosa, una scoperta continua. Infine lo shopping: siamo partiti con 38 kg e siamo tornati con 65 !!! La Cina si può davvero definire la patria dello shopping. Quanto ai cinesi … sono proprio tanti e bisogna portare pazienza perché, anche loro come noi, in agosto sono tutti in vacanza.

E’ un viaggio che riesce sicuramente a soddisfare esigenze molto diverse, natura, paesaggi, etnie, mercati, storia, ma anche tecnologia, grattacieli, shopping, modernità…. Se ci si affida ad un buon operatore, saranno sicuramente garantiti un ottimo servizio (location, trasporti, guide, ecc) e molta professionalità, che renderanno il soggiorno assolutamente senza pensieri !! L’unica occupazione sarà quella di divertirsi e godersi questo stupendo paese !!

Info Utili
Il viaggio ce lo siamo interamente organizzato noi, ma per i voli, sia internazionali che interni, gli alberghi e i treni ci siamo affidati a centroriente (www.tuttocina.it/viaggi/index.htm chiedere del dott. Pascalis) che in collaborazione con il tour operator cinese China Highlights Travel (http://www.chinahighlights.com/) ci ha fornito un servizio ottimo: la scelta è ampia e il servizio decisamente ottimo.
Agosto non è certo il periodo migliore, sia per la temperatura e per l'umidità che per il fatto che i cinesi sono tutti in ferie e treni e alberghi sono spesso prenotati.

Indirizzi Utili
www.tuttocina.it/viaggi/index.htm
http://www.chinahighlights.com/